Il racconto del 2023 della Salernitana. Oggi ci concentriamo sui mesi di ottobre, novembre e dicembre.
OTTOBRE – L’8 ottobre la Salernitana è di scena a Monza. Ci si aspetta di ritrovare la formazione che per un’ora ha tenuto testa all’Inter e invece Sousa ripropone il centrocampo a due con Bohinen. Risultato? I brianzoli fanno quello che vogliono e si impongono con un perentorio 3-0 grazie ai gol di Colpani, Vignato e Pessina su rigore. A questo punto, complice anche la sosta, si decide per il cambio tecnico. Sousa viene esonerato e al suo posto arriva Filippo Inzaghi. Il tecnico piacentino esordisce il 22 ottobre nel delicatissimo scontro diretto con il Cagliari all’Arechi. La sfida con i sardi finisce 2-2 in un finale pirotecnico. Vantaggio rossoblu con Luvumbo, pareggio di Dia all’86’ ma la squadra di Ranieri si riporta immediatamente in vantaggio con Viola il minuto dopo. Sette minuti di recupero e al 95′ lo stesso Viola ha l’infelice idea di schiaffeggiare un pallone con le mani nella sua area. Il VAR decreta un calcio di rigore che Dia realizza. E al 97′ Ikwuemesi ha addirittura l’occasione del 3-2. Il 27 ottobre, i granata sono di scena a Marassi contro il Genoa. La gara è equilibrata con occasioni per entrambi le compagini ma a segnare sono i liguri con Gudmundsson e per la Salernitana è ancora sconfitta. I granata concludono il mese di ottobre ultimi in classifica con 4 punti, a -3 dalla salvezza. A parziale consolazione vi è il successo sulla Sampdoria per 4-0 nella gara valevole per i sedicesimi di Coppa Italia, disputata all’Arechi il 31 ottobre. In rete Tchaouna con una doppietta, Ikwuemesi e Cabral.
NOVEMBRE – Il 4 novembre la Salernitana ospita all’Arechi il Napoli di Garcia. I campioni d’Italia sono in crisi ma la formazione di Inzaghi lo è ancora di più, quindi i partenopei ottengono comunque i 3 punti imponendosi per 2-0 grazie ai gol di Raspadori ed Elmas. Sei giorni dopo, i granata sono di scena a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Inzaghi gioca (finalmente) con il centrocampo a tre e i risultati si vedono subito. La prima mezz’ora è la migliore della Salernitana da inizio stagione e i granata la concludono meritatamente in vantaggio per 2-0 grazie ai gol di Ikwuemesi e Dia. Poi però la Bersagliera crolla fisicamente, il Sassuolo ottiene il pareggio grazie a una doppietta di Thorstdevt poi sbatte su un super Memo Ochoa che impedisce agli emiliani di prendersi i tre punti. La Salernitana strappa un punto prezioso prima della sosta. Si torna in campo il 25 novembre all’Arechi contro la Lazio. I biancocelesti si portano avanti con un rigore di Immobile ma nella ripresa la Salernitana va a segno prima con Kastanos e poi con una fucilata di Candreva da fuori area e ottiene così la prima vittoria stagionale. La Salernitana conclude il mese di novembre sempre all’ultimo posto con 8 punti, con la zona salvezza distante 2 punti.
DICEMBRE – Il 3 dicembre la Salernitana gioca a Firenze ma in pratica resta a Salerno, dato che la Fiorentina si impone agevolmente 3-0 con i gol di Beltran su rigore, Sottil e Bonaventura. Sette giorni dopo, i granata ospitano all’Arechi il Bologna, compagine che si trova inaspettatamente nelle zone alte della graduatoria. L’apatia fiorentina prosegue e i felsinei senza colpo ferire si trovano sul 2-0 a loro favore grazie alla doppietta di Zirkzee. Solo nel finale, la rete del redivivo Simy accende le speranze e Pirola sfiora il pari nel finale. Al triplice fischio, scoppia la contestazione. La tifoseria chiede un incontro con Iervolino che però rifiuta e allora l’indomani città e provincia sono tappezzate di striscioni contro il presidente. Il numero uno granata espone la propria versione dei fatti in conferenza stampa il 14 dicembre nella quale manifesta il suo dispiacere per la contestazione. Quattro giorni dopo, la Salernitana è di scena a Bergamo. Il punteggio è pesante, perché l’Atalanta si impone 4-1 con le reti di Muriel, Pasalic, De Ketelaere e Miranchuk che rimontarono il vantaggio iniziale di Pirola, ma la Salernitana sciupa tre nitide occasioni tra l’1-1 e il 2-1 per la Dea. Il giorno dopo, però, l’ambiente granata caduto in forte depressione ritorna a galvanizzarsi. Questo perché la società annuncia il ritorno di Walter Sabatini, il ds della salvezza del 7% del 2021, questa volta nelle vesti di direttore generale. Due giorni dopo avviene la separazione con il direttore sportivo Morgan De Sanctis, che rinuncia all’anno e mezzo di contratto che aveva ancora in essere. E anche la Salernitana sembra destarsi. Il 22 dicembre i granata costringono al pareggio il Milan. Anzi, hanno pure dei rimpianti dato che subiscono il 2-2 di Jovic al 90′ in una sfida che aveva visto i rossoneri passare avanti con Tomori ed essere rimontati da Fazio e Candreva. Il 30 dicembre, un gol di Tchaouna consente alla Salernitana di espugnare il “Bentegodi” di Verona per 1-0. La Salernitana resta ultima con 12 punti, ma il treno delle squadre che lottano per salvarsi viene finalmente riagganciato.