Immagine tratta dalla Pagina Ufficiale Facebook della U.S Salernitana
Il calcio è straordinario perché in 90 minuti più recupero si contraddicono tutte le aspettative della vigilia. Alzi la mano chi avrebbe sperato prima del fischio d’inizio di strappare un punto al Milan? Alzi la mano chi avrebbe pensato di uscirsene con rammarico dopo un 2-2 con il Milan?
Eppure, è successo. Solo un guizzo di Jovic al 91′ ha impedito alla Salernitana di ottenere quella che sarebbe stata una vittoria meritata (a netto dei deliri di Pioli che evidentemente ha visto un’altra partita) vista la mole di gioco creata e le occasioni avute. Un Milan sicuramente al di sotto delle aspettative (e che con Tomori ha completato l’album delle figurine degli infortunati) ma anche e soprattutto grazie a una Salernitana che ha espresso la miglior prestazione stagionale.
Una squadra corta, compatta che ha chiuso bene gli spazi e si è riproposta con continuità ed efficacia sorprendendo i rossoneri che hanno creato le loro occasioni da rete non per azioni manovrate (forse solo la rete di Jovic è stata frutto di una proposta di gioco) ma per palle buttate alla rinfusa in area e azioni individuali dovute solo esclusivamente alla qualità dei calciatori.
L’unico neo, forse, è stato rappresentato dai cambi. Cambi obbligati perché obiettivamente sarebbe stato troppo rischioso tenere in campo gli ammoniti Mazzocchi e Kastanos ma che non hanno prodotto effetti positivi. Ikwuemesi e Martegani sono stati diligenti tatticamente ok, ma nei due episodi chiave hanno mancato clamorosamente in concretezza ed è una cosa che con squadre contro il Milan non puoi permetterti.
Però consoliamoci con il fatto che questo Salernitana-Milan ha ricordato molto quello del 19 febbraio 2022 che vide l’esordio di Davide Nicola sulla panchina granata. Anche in quel caso fu 2-2, anche in quel caso furono i rossoneri a passare in vantaggio, poi rimonta granata e pareggio meneghino. Anche in quel caso Maignan fu autore di una papera. Anche in quel caso fu un “ic” a segnare la rete del pareggio. Allora fu Rebic, questa volta Jovic.
Un andamento similare. Speriamo possa rappresentare un bel ricorso storico.
