Un salto nel passato dove è stata annunciata la scoperta dell’…acqua calda. Non esistono parole più eloquenti per descrivere sinteticamente le parole che l’ex copatron della Salernitana Claudio Lotito ha riservato per la sua avventura in granata in un passaggio dell’intervista alla Radio della Lega di Serie A, intervista programmata in vista del derby della Capitale di domenica prossima.
Scoperta dell’acqua calda perché Lotito ha candidamente ammesso quello che la maggioranza di Salerno onesta intellettualmente e non collaborazionista ha sempre saputo: il galleggiamento.
“In B mi sono dovuto fermare, altrimenti avrei dovuto vendere“, questo il Lotito pensiero. Uno schiaffo in piena faccia alle vedovelle (che in questo periodo di vacche magre sono tornate a farsi sentire) che ora non hanno più appigli e sono rimasti nude.
Qualche minus habens ancora afferma che “Lotito ci ha portato in Serie A“. Ignorando totalmente (o facendo finta di ignorare) due cose: 1) che in Serie A ci ha portato un solo Uomo, Fabrizio Castori, al quale va eretta una statua in Piazza della Concordia; 2) che a causa di Lotito e del suo trust (e di Mezzaroma e Fabiani), la Salernitana sia arrivata a due minuti dalla sparizione dai radar del calcio italiano.
E sempre le vedovelle (e lo stesso Lotito) richiamano la proroga del trust concessa della Lega Serie A a dicembre 2021. Bene, ricordiamo che è la FIGC ad ammettere le squadre ai campionati e quindi quella proroga vale, per dirla alla Antonio Albanese, una “beata minchia“.
Quindi, rimettiamo i puntini sulle “i” per richiamare la verità storica. Questo vuol dire essere “servi di Iervolino” come le vedovelle spesso affermano?
Assolutamente no. Iervolino come ha meritato gli elogi ora merita giuste e aspre critiche, essendo il principale responsabile dell’attuale situazione della Salernitana. Perché chi è onesto intellettualmente e non ha padroni lo è tale sempre. E non a intermittenza.