In vista di Salernitana-Bari di domenica prossima, ci presenta l’ambiente biancorosso Luca Guerra, giornalista di TeleSveva, La Repubblica e Radio Selene
Ciao Luca. Allora, che Bari vedremo in campo domenica?
“Ciao. Vedremo probabilmente il Bari che sta giocando da dopo la sosta di ottobre in poi. Vale a dire, un Bari che ha modificato la sua identità, diventando meno veloce, più prevedibile e con meno transizioni. La causa? L’assenza di Falletti che mi porta a dire che esiste un Bari con Falletti che gioca in un modo e uno senza Falletti che sta giocando come sta giocando ora. Comunque, anche se può sembrare un paradosso visto che sono arrivati diversi risultati utili di fila, il fatto che gli ultimi 6 sono stati pareggi implica alla formazione di Longo la ricerca di quella vittoria che manca da metà settembre“.
Come giudichi l’avvio di stagione dei galletti?
“Guarda, se mi avessero detto che dopo undici partite il Bari sarebbe stato a metà classifica non mi sarei certamente stupito. Si tratta di una squadra costruita con un budget di poco più di 10 milioni di euro che è un budget per una compagine che competerà nella fascia che va dall’8/o al 14/o posto in classifica e alla fine io credo che il campo restituisca sempre limiti e virtù di ogni gruppo di lavoro. Quindi, si tratta di un avvio di stagione in linea con le mie aspettative“.
E quale obiettivo si deve porre il Bari?
“Come già ho detto prima, il Bari è una squadra di metà classifica che se trova quelle giornate in cui i suoi 3/4 singoli di punta faranno la differenza potrebbe anche riuscire ad arpionare in extremis un posto playoff, ma che se non trova queste giornate rischierebbe di impelagarsi verso la bassa classifica. Come ha più volte detto mister Longo, il principale obiettivo resta la salvezza tranquilla evitando di trovarsi in brutte acque. Certo, è un po’ paradossale, conoscendo la storia, che il Bari in Serie B debba puntare a salvarsi ma la situazione attuale questa è“.
Domanda “cattiva”: la vicenda multiproprietà sta spaccando la tifoseria barese così come la presenza di Lotito spaccò la tifoseria della Salernitana?
“Mah, chiarisco subito che la maggioranza dei tifosi del Bari è assolutamente lontana dalla società e dalla famiglia De Laurentiis. Così come la famiglia De Laurentiis va avanti nelle sue decisioni fregandosene della frattura con la piazza. Neanche la quasi retrocessione dello scorso anno ha modificato quest’atteggiamento. La tifoseria ha deciso di allontanarsi dalla società ma comunque di sostenere la squadra, come dimostrano le presenze al “S.Nicola”. Quindi, c’è sia contestazione verso i De Laurentiis ma c’è anche attaccamento ai colori e alla rosa“.
Che Salernitana hai visto finora?
“Ho visto la Salernitana costruita con un buon lavoro da Petrachi, nel senso che il ds ha rispettato i diktat societari votati al risparmio e al contenimento dei costi. E ha costruito una rosa che può raggiungere l’obiettivo della salvezza“.
Quindi, Salernitana che ha la salvezza come obiettivo?
“Io direi che Salernitana e Bari siano quest’anno molto affini tecnicamente come rosa e, come sempre, anche ambientalmente. Ma lo sono anche come obiettivi. Sono compagini che si trovano entrambi nella più volte citata fascia che va dall’8° al 14° posto e che devono allontanarsi il più possibile dalla zona calda anche perché non hanno in rosa calciatori abituati a lottare per la salvezza. Quindi, come già detto per Bari, anche per Salerno lottare per la salvezza in B è un paradosso ma tant’è“.
Credi che Pisa, Sassuolo e Spezia stiano già facendo un campionato a parte?
“Io vedo un unica squadra in grado di ammazzare il campionato ed è il Sassuolo, per i valori tecnici che esprime. Sono curiosissimo di vedere se Inzaghi farà mantenere al Pisa anche nel girone di ritorno la continuità di risultati che sta esibendo in questo momento, lo Spezia è una squadra che subisce poche reti ed è atleticamente molto forte. Poi, vediamo come finisce l’anticipo tra Frosinone e Palermo e che scelte prenderanno in merito a Dionisi nella piazza rosanero“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte
“Per il Bari ti dico Kevin Lasagna, calciatore che in queste settimane è molto “coccolato” da Longo. Per la Salernitana faccio il nome di Daniele Verde“.