L’avvio in chiaroscuro ha complicato i piani di fine estate in casa Salernitana. L’esordio positivo in quel di Roma è stato frenato dal pareggio casalingo contro l’Udinese e dalla sconfitta maturata sul terreno di gioco del Via del Mare. Ciò che rende spinosi i primi mesi della stagione 2023/2024 è però imputabile a fattori esterni al rettangolo verde. Sin dal termine dello scorso campionato sono sopraggiunti intoppi in rapida successione. Questione di clausole e di aspettative, a cominciare dalla querelle Paulo Sousa, accostato dapprima al Napoli dopo una cena galeotta, poi ad altri club sino alla scadenza dell’accordo che prevedeva la possibilità di cambiare aria per il tecnico lusitano.
Scadenze e possibili addii che hanno perseguitato il club caro a patron Iervolino fino al 20 luglio, giorno in cui si è resa vana la clausola di 25 milioni che pendeva su Boulaye Dia. L’infortunio patito dal bomber senegalese sul gong della scorsa stagione ha frenato gli appetiti dei club esteri, tornati alla carica negli ultimi giorni di mercato. Finestra dei trasferimenti collegata con doppia mandata alla partenza o alla conferma del terzo miglior marcatore della A 22/23, e dunque rallentata fino al 20 luglio. Da qui i malumori della tifoseria, seguiti a ruota dai mal di pancia del trainer portoghese.
Acque agitate in casa granata, scombussolate ancor più dal sopraggiungere della pausa dedicata alle nazionali, che hanno alimentato voci di ennesimi possibili malumori ed infortuni, poi rientrate. Insomma, sono giorni frenetici, con la proprietà chiamata ad intervenire per riportare serenità ed unità di intenti al fine di perseguire il traguardo di una più agevole salvezza, utile a consolidare le ambizioni del team guidato dal giovane imprenditore di Palma Campania. Tra pochi giorni si ritorna in campo, e gli uomini di mister Sousa giocheranno quattro match in 12 giorni. Nella speranza che qualche risultato utile riporti entusiasmo e tranquillità tra le fila dei granata.