Lo precisiamo subito a scanso di equivoci. La nostra filosofia di vita – e la Salernitana ne è una parte importante – è semplice e concisa: fatti, non parole. Ma questa volta facciamo una doverosa eccezione.
L’allenatore della Salernitana Giovanni Martusciello si è presentato ieri alla finale dello storico torneo di beach soccer sull’arenile di Santa Teresa. E si è presentato in un ambiente granata che sta rasentando la depressione per la vergognosa retrocessione e per la successiva approssimazione societaria (usiamo un eufemismo per non scrivere “liquidazione mascherata“). D’altronde, se il 90% degli abbonati della stagione precedente ha deciso di non esercitare il diritto di prelazione un motivo ci sarà.
In questo quadro non certo positivo, Martusciello e il direttore sportivo Gianluca Petrachi sono le due ancore di salvezza alle quali i tifosi della Salernitana si stanno aggrappando per provare a intravedere un barlume di speranza nella prossima stagione. E quindi, in questa situazione, le parole possono per una volta togliere le luci della ribalta ai fatti.
Quindi, la dichiarazione di Martusciello “dobbiamo toglierci gli schiaffi dalla faccia” sa di balsamico effluvio per l’appassionata torcida della Bersagliera. Vero, il rischio che ci siano parole di circostanza ci sta ma per quel poco che conosciamo Martusciello tenderemmo ad escluderlo. E chissà se tra qualche mese ricorderemo questa frase dell’ex tecnico dell’Empoli come simbolo della “rinascita sportiva” della Salernitana.