In vista di Salernitana-Empoli di domani, ci presenta l’ambiente dei toscani il giornalista di MondoSportivo.it e PianetaEmpoli.it Simone Galli
Ciao Simone. Che Empoli vedremo all’Arechi?
“Ciao. L’Empoli è reduce da tre risultati utili consecutivi che hanno ridato fiducia a un un gruppo appiattito dalle buone prestazioni che però non avevano portato risultati apprezzabili. La solidità difensiva delle ultime partite è stato un fattore determinante ed Nicola sta mettendo gran parte dell’attenzione su questo aspetto. Sicuramente la squadra è più equilibrata, soprattutto dietro, ed è su questo equilibrio che poggiano le speranze di salvezza. All’Arechi mi aspetto un Empoli guardingo, non remissivo, semmai pronto a sfruttare le occasione che la Salernitana gli concederà in contropiede“.
Toscani con due risultati su tre, granata obbligati a vincere. Sei d’accordo?
“Sì, per la Salernitana è una gara che sa di ultimo appello. Certo, di partite ce ne sono ancora tante, ma deve puntare necessariamente alla vittoria. L’Empoli può gestire la gara con maggiore tranquillità, ma ciò non vuol dire che arriverà a Salerno a fare le barricate. Come detto, mi aspetto un Empoli attento a non scoprirsi ma mi meraviglierei se facesse le barricate. Sarà una gara nervosa, per l’importanza della posta in palio, ma è indubbio che la Salernitana, davanti al suo pubblico, dovrà cercare di fare qualcosa in più dell’Empoli“.
In caso di non vittoria, secondo te la Salernitana può considerarsi retrocessa?
“Non ancora. Il campionato è livellato e ancora lungo. Il pareggio non cambierebbe sostanzialmente le speranze dei granata, anche se essendo uno scontro diretto in casa è per loro un’occasione irripetibile per tornare a farsi sotto. Il fatto che siano invischiate ancora molte squadre fa sì che la quota salvezza si riduca ulteriormente“.
Cosa sta portando Nicola?
“Il maggior merito di Nicola è stato quello di infondere fiducia al gruppo. Al di là dell’evidente cambio tattico, con il passaggio alla difesa a 3, il mister ha scosso un ambiente che, come dicevo prima, sembrava un po’ appiattito. Nicola è arrivato a Empoli con grande fame e grande voglia. Ha trasmesso questi valori alla squadra, ottenendo una reazione promettente da parte dei ragazzi. Lo spirito non è mai mancato, ma probabilmente questa squadra aveva bisogno di essere messa un po’ alle corde per poter rendere al meglio“.
Come l’ambiente empolese ha accolto il tecnico “nemico” di tante battaglie?
“Sinceramente con grande curiosità e non pensando al passato. Vero, Nicola ha fatto “piangere” i tifosi azzurri, ma sono tempi andati. La sua missione è la salvezza dell’Empoli e, vedendo la professionalità che mette in campo quotidianamente, sono sicuro che si farà apprezzare anche qui per le sue doti umane e caratteriali, ancor prima di quelle tecniche“.
Come secondo te l’ambiente di Salerno accoglierà Nicola?
“Mi stupirei se venisse accolto in maniera molto negativa. Certamente è passato dalla parte del nemico, ma a Salerno ha scritto una pagina importante e sarebbe giusto non scordarselo mai. Non mi aspetto un’ovazione, ma credo che il pubblico salernitano sappia riconoscere ciò che il mister ha saputo dargli negli anni in granata“.
Quali delle due squadre vedi rinforzate dal mercato invernale?
“L’Empoli ha operato pochi acquisti, ma credo decisivi per migliorare certe carenze. L’arrivo di Zurkowski è stato il più importante, perché è arrivato un giocatore molto attaccato alla maglia. Ma anche Niang e Cerri hanno sicuramente migliorato il reparto offensivo. Adesso l’Empoli ha più soluzioni rispetto al passato. La Salernitana ha cambiato molto di più, andando a rafforzare praticamente tutti i reparti. Difficile capire chi si è mosso meglio, dovremo capire chi ha preso calciatori effettivamente funzionali al modo di giocare“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte. Grazie.
“Da parte Empoli, confido molto in Zurkowski e Cambiaghi. Il primo è tornato con grande determinazione e lo si è visto nelle sue prime quattro partite. Il secondo è alla ricerca perenne del gol, ma sono convinto che prima o poi si sbloccherà. Della Salernitana vorrei sottolineare l’importanza di un calciatore come Boateng: non il primo arrivato, ma un difensore espertissimo che può dare un contributo decisivo e fronteggiare praticamente ogni attaccante“.