In vista di Salernitana-Bari di domani ci presenta l’ambiente biancorosso il giornalista Raffaele Digirolamo, della testata PianetaBari.it.
Ciao Raffaele. Allora, che Bari vedremo in campo domani?
“Sicuramente vedremo una squadra in cerca di riscatto anche se appare strano utilizzare questa parola per una squadra che è reduce da 10 risultati utili consecutivi. Solo che di questi risultati, 8 sono stati pareggi e di questi 6 consecutivi tra cui quelli interni con Carrarese e Reggiana (e soprattutto come è arrivato il pareggio con gli emiliani) e che hanno lasciato molta insoddisfazione. Longo ha detto che ha lavorato sulla testa dei calciatori ma ora occorre vincere. Il mister ha spaziato tra 3-4-2-1 e 3-5-2 ma questa volta dovrebbe schierare il doppio centravanti, una scelta che ha mostrato buoni frutti nel secondo tempo con la Reggiana. Quindi, agirà Novakovich accanto a Lasagna. Sarà assente Vicari per un problema al flessore. Al suo posto o Simic che però con gli emiliani non ha fatto bene oppure sarà spostato al centro Mantovani con Obaratin a sinistra“.
Come giudichi l’avvio di stagione dei galletti?
“Direi sufficiente. Constatando che si tratta di una squadra costruita con un budget “low cost”, che in attacco annovera sì grossi nomi ma nessun goleador. Comunque la squadra e Longo hanno fatto vedere delle qualità ma allo stesso tempo si sono visti dei limiti, soprattutto mentali, che stanno impedendo al Bari di fare quel passo in più per stare a livello delle big del campionato“.
Che obiettivi deve porsi il Bari in questa stagione?
“Il Bari è una squadra di metà classifica che però potrebbe cercare i playoff. E per quanto si è visto in campo è un obiettivo che può essere raggiunto. Il Bari in quasi tutte le partite ha costruito diverse pallegol ma ha avuto il torto di sciuparne tantissime per essere così poi raggiunto e/o superato dagli avversari. Come dicevo prima, ha bisogno di fare il salto di qualità. E lo deve fare sia mentalmente sia magari con qualche elemento proveniente dal mercato di gennaio“.
Questione multiproprietà. A Salerno, ai tempi di Lotito, la tifoseria si spaccò tra “pro” e “contro”. Sta accadendo la stessa cosa anche a Bari?
“Guarda, fino al 2023 vi era una situazione similare. Poi, le cessioni di Caprile e Cheddira al Napoli, alcune dichiarazioni di De Laurentiis su “Bari seconda squadra” e alcuni calciatori valorizzati nel settore giovanile del Bari come Folorunsho passati al Napoli, il campionato dello scorso anno e si è creata la spaccatura tra la tifoseria e la società“.
Che Salernitana hai visto finora e che obiettivo possono porsi i granata?
“Per certi versi, ritengo similare l’andamento di Bari e Salernitana. Anche per me i granata sono una squadra da metà classifica che potrebbe centrare i playoff se collimassero le idee, il gioco e se si intervenisse a gennaio per correggere i limiti della rosa. Per ora è una squadra che subisce qualche gol di troppo e che in attacco, pur proponendo Martusciello un offensivo 4-3-3, non ha gli interpreti adatti per centrare con continuità la porta“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“In casa Bari, se dovessi dire un nome, sono stuzzicato da Novakovich. Viene da una buonissima prova contro la Reggiana e potrebbe essere il partner ideale da affiancare a Kevin Lasagna che è un tipo di attaccante che beneficerebbe di un’altra punta al suo fianco. In casa Salernitana, faccio il nome di Amatucci che è un calciatore che sta facendo bene e per le sue caratteristiche utili nella doppia fase“.