La società Salernitana è tornata a parlare quest’oggi in occasione della cerimonia, svoltasi al Cimitero di Salerno, di ricordo di Simone Vitale, Vincenzo Lioi, Giuseppe Diodato e Ciro Alfieri a 25 anni dalla loro tragica scomparsa.
E l’ha fatto tramite l’AD Maurizio Milan, oramai rimasta unica voce pubblica del sodalizio granata. Qual è il problema? Il problema è che, con tutto il rispetto, le parole di Milan ci hanno ricordato le celeberrime “supercazzole” di Amici Miei.
L’AD ha detto che la società sta lavorando per il prossimo campionato di B, che si vuole arrivare al ritiro di Rivisondoli con la squadra già al completo ma allo stesso tempo che per quanto riguarda l’eventuale cessione della società nulla ci sarebbe di concreto ma che in ogni caso non si svenderà nulla e verranno ripagati i sacrifici personali di Iervolino.
Un discorso che, sinceramente, sembrerebbe essere stato ben preparato ma dove di tangibile non c’è nulla. Ed è un peccato. Perché – e su questo concordiamo con Milan – ora è tempo di fatti e non di parole. Sebbene sarebbe stato carino pronunciare il vocabolo “scusa” nei confronti della tifoseria. Sarà per la prossima volta. Forse.