In vista di Bologna-Salernitana di domani, ci presenta l’ambiente rossoblu il direttore di Zerocinquantuno.it Simone Minghinelli.
Ciao Simone. Che Bologna vedremo in campo lunedì?
“Ciao. Difficile ipotizzare una probabile formazione dato che questa partita avviene dopo la pausa delle Nazionali che ha visto ben quindici calciatori fuori. Quindi, Motta dovrà fare una sintesi tra chi è tornato dalle Nazionali, chi è rimasto a Casteldebole e chi rientra tra gli infortuni come Zirkzee. Tutti i calciatori sono potenziali titolari e tutti sono in ballottaggio, compresi i due portieri. Però tutta la rosa è mentalizzata, quindi la forza della squadra non dipenderà dai calciatori scelti“.
Ti aspettavi questo splendido campionato da parte dei felsinei?
“Ovviamente no, come tutti. Nel senso che mi attendevo un Bologna che potesse dar fastidio alle grandi e che potesse pensare di insidiare le compagini in lotta per l’Europa dal sesto all’ottavo posto, ma non che potesse fare il campionato che sta facendo. Anche perché la squadra sta confermando il crescendo della scorsa stagione pur essendo cambiata in alcuni elementi. Pur premettendo che non vi è ancora nulla di matematico e nulla di certo e che quindi bisogna rimanere sul pezzo fino alla fine, vanno fatti i complimenti alla squadra, allo staff tecnico e alla società per questa stagione“.
Potrebbe paradossalmente essere una “delusione” un eventuale mancato quarto posto a questo punto oppure il ritorno nelle Coppe verrà celebrato con entusiasmo a prescindere dalla manifestazione?
“Premettendo che molto probabilmente potrebbe bastare anche il quinto posto, più che delusione parlerei di rammarico se il Bologna non dovesse centrare la partecipazione alla prossima Champions League. Perché la squadra si è meritata di potersi giocare questa opportunità e anche perché diventerebbe poi difficile trattenere l’allenatore ed alcuni calciatori se non dovesse concretizzarsi la possibilità di giocare in Champions. Detto questo, non è che eventualmente giocare l’Europa League possa rappresentare una delusione per una piazza che è fuori dall’Europa da più di 20 anni“.
Ti aspettavi questo campionato deludentissimo da parte della Salernitana?
“Purtroppo i segnali c’erano tutti dopo l’esonero di Sousa e dopo un mercato estivo dove sono stati presi calciatori sconosciuti che o si rivelano delle sorprese in positivo oppure – ed è questo il caso – si rivelano essere di basso potenziale. Colpa degli allenatori? Inzaghi si è confermato purtroppo non essere pronto per la A e a maggior ragione Liverani che era fuori da tempo dal grande giro. Il mercato di Sabatini di gennaio ha poi portato in granata calciatori in prestito, pure di un certo nome ma forse non desiderosi di calarsi nella mentalità da battaglia che una squadra che si deve salvare dovrebbe avere. Ma oltre a tutte le questioni tecnico-tattiche alla Salernitana è sempre mancato l’orgoglio e il carattere di una squadra da salvezza e senza queste peculiarità fai poca strada. Dispiace che una piazza che può contare su una tifoseria sicuramente da Serie A debba retrocedere in questo modo“.
L’unica speranza per i granata per strappare un punto potrebbe essere data da un’inconscia sottovalutazione dell’impegno da parte del Bologna. Sei d’accordo?
“Sì, sono d’accordo. Se il Bologna dovesse essere poco umile, distratto e lasciare spazi rischierebbe di essere punito perché la Salernitana comunque annovera in rosa dei calciatori che possono far male a chiunque. Però sinceramente non credo che possa correre questo rischio, perché il Bologna è sempre stato sul pezzo e le gare che ha perso contro squadre alla portata le ha perse per un calo fisico e non mentale. Sicuramente è vero che se si sta intraprendendo un percorso che potrebbe portare il Bologna tra le grandi del campionato, partite come quelle contro la Salernitana vanno vinte fornendo una prestazione all’altezza“.
Da cosa dovrebbe ripartire la Salernitana per il futuro, secondo te?
“Dovrebbe ripartire innanzitutto dalla chiarezza societaria. Il presidente Iervolino dovrà essere chiaro con i tifosi e, soprattutto, fare in modo che la Salernitana abbia un’area tecnica esperta e che possa programmare un futuro competitivo per una piazza come Salerno“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte
“Se dovesse essere reintegrato, temo la voglia di rivalsa di Dia. In casa Bologna, dico Orsolini che è tornato ben rinfrancato dalla Nazionale“.