La conferenza stampa del tecnico della Salernitana Stefano Colantuono alla vigilia dell’impegno in casa del Bologna.
Sull’aver accettato la panchina: “Sono oramai al sesto anno a Salerno, mi sento salernitano e sono a disposizione della società. Mi sento un soldato della Salernitana. Ho accettato il progetto del settore giovanile per staccare dopo tanti anni di carriera ma ho accettato volentieri la chiamata del presidente. Traghettatore? Non sono mica Caronte che traghettava i morti, noi siamo ancora vivi“.
Sul finale di campionato: “Si tratta di un mini torneo di nove partite dove dobbiamo fare il nostro meglio. Anche perché siamo sostenuti dalla società e dalla tifoseria. 1000 persone a Bologna a Pasquetta sono dati da rispettare“.
Sulla squadra: “Il gruppo è in difficoltà ma si è allenato bene. Qualche elemento già li conosco, compreso Dia. Ho già una mia idea sullo schieramento in campo ma non si tratta di alchimie particolare. Dobbiamo cercare gli equilibri. Non fai gol se non attacchi la porta con 4-5 uomini e riesci a difenderti meglio se ne hai 7-8 dietro la linea del pallone“.
Sul passato: “I tecnici che mi hanno preceduto sono tutti miei amici, preferisco non parlare di questo“.
Sul futuro: “Sinceramente penso al Bologna e all’immediato. Sul futuro ho comunque le mie idee e ne parlerò con la società quando è il momento“.
Sugli infortuni: “Saranno out Fazio e Kastanos ma anche Gyomber e Ochoa per problemi che hanno avuto con le Nazionali“.