Ospite questa mattina al Liceo Scientifico “Severi“, l’AD della Salernitana Maurizio Milan ha toccato vari temi ma quello che ha più scatenato l’opinione pubblica è la notizia dei dialoghi in corso tra la società granata e il “ribelle” Boulaye Dia per porre fine al contenzioso che è terminato davanti al Collegio Arbitrale e per favorire un potenziale reintegro in rosa.
E non c’è da stupirsi perché una pace, seppur “forzata”, è decisamente conveniente per entrambi i contendenti rispetto alla guerra di quest’ultimo periodo. La Salernitana si avvia verso un’opera di ricostruzione della rosa per affrontare il prossimo campionato di Serie B e la prima cosa che dovrà fare sarà liberarsi degli ingaggi pesanti. E quello di Dia, che percepisce due milioni e mezzo l’anno, è in cima alla lista.
Lo stesso attaccante senegalese, dal canto suo, deve ripulirsi la sua immagine mediatica a livello nazionale e internazionale dato che in questo momento, per addetti ai lavori e per i tifosi, è considerato niente di più niente di meno di un piantagrane capriccioso.
Ecco perché un reintegro in rosa sarebbe la soluzione migliore per tutti. Un Dia motivato che dovesse raggiungere la doppia cifra a livello di marcature in campionato (ha segnato 4 gol in 18 presenze finora) e che dovesse aiutare la Salernitana a raggiungere l’obiettivo tutt’altro che platonico della “retrocessione dignitosa” tornerebbe a essere appetibile sul mercato italiano ed estero e la società di patron Iervolino si libererebbe di un ingaggio pesante. Vedremo il proseguimento della situazione.