Nel docu-reality che DAZN realizzò due stagioni fa dedicato a Walter Sabatini, direttore sportivo di quella Salernitana che nella seconda parte della stagione 2021/2022 conquistò una miracolosa salvezza facendo propria la percentuale del 7%, una scena colpì profondamente l’immaginario collettivo.
Quella in cui il dirigente umbro catechizzò la squadra al primo allenamento dicendo ai calciatori che da quel momento era in vigore la legge marziale rappresentata da lui stesso. Ebbene, ci si aspettava ieri, nella conferenza stampa di presentazione della seconda avventura di Walter Sabatini in granata, nuovamente la proclamazione pubblica di un austero regime.
Ma il nuovo direttore generale granata ha percepito da subito (e come poteva essere altrimenti?) che la situazione sia leggermente diversa rispetto a due anni fa. In primis, ha dato voce a quello che pensava e pensa la maggioranza silenziosa dei sostenitori della Salernitana.
Una squadra che – su 9 punti in classifica – ne fa 5 con Roma, Lazio e Milan non può essere scarsa. O meglio, non può essere davvero tanto più scarsa delle altre avversarie dirette in chiave salvezza. Sabatini, che ha ammesso di aver sempre seguito la Salernitana, ha capito come le difficoltà dei granata sono sì tecniche ma sono a maggior ragione di natura gestionale.
Il gruppo granata si accende con le grandi ma non riesce a esprimere la stessa cattiveria agonistica con le altre compagini. Questo il tasto su cui Sabatini insisterà, pretendendo non una legge marziale ma una competitività che non sia solo a intermittenza ma sia costante a prescindere dall’avversario da affrontare.
Il Verona, prossimo avversario della Salernitana sabato alle 18, dovrà essere affrontato come si è affrontato la Lazio prima e il Milan poi. Ovvero con intensità, intelligenza e sfoggio della qualità tecnica che la Bersagliera sicuramente possiede.
Dei tanti passaggi della conferenza di Sabatini, poi, due hanno colpito maggiormente. L’avviso ai naviganti, tanto per cominciare, intendendo tutti gli addetti ai lavori che si apprestano a lasciare il porto per navigare nel torbido mare della sessione invernale di calciomercato.
Vero, la Salernitana dovrà condurre un mercato dove le uscite devono superare le entrate ma nessun calciatore – ha affermato Sabatini – verrà svenduto. A cominciare da Dia e Mazzocchi.
E poi le parole rivolte verso Pippo Inzaghi. Sabatini ha più volte evidenziato come il tecnico piacentino non sia stato una sua scelta (ovvio) ma che non ha alcun pregiudizio verso di lui se non quello dettato dal più classico giudice per tutti gli allenatori di questo mondo: il risultato. Quindi, Inzaghi a rischio se a Verona dovesse arrivare un risultato negativo? Difficile credere il contrario.