Uno dei più importanti lavori letterari della grande Oriana Fallaci è intitolato “La rabbia e l’orgoglio“. Un libro, scritto dopo la strage delle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, nel quale la giornalista fiorentina evidenziava la decadenza della cultura occidentale per colpa, a suo dire, delle sue istituzioni.
Due sentimenti pesanti, la rabbia e l’orgoglio, che il Presidente della Salernitana Danilo Iervolino ha manifestato nella conferenza stampa che ha tenuto questa mattina. Due sentimenti legittimi. Ma assolutamente e decisamente sbagliati.
Il numero uno granata si è arrabbiato per gli striscioni di contestazione che la tifoseria della Bersagliera ha legittimamente esposto dopo il rifiuto di Iervolino a partecipare a un incontro civile nel post partita col Bologna. Una rabbia errata.
Perché se l’ex patron della Pegaso pensava di avere un’immunità eterna dalle critiche solo per il comunque mai trascurabile fatto di aver evitato alle 23:58 del 31 dicembre 2021 la sparizione della Salernitana, vuol dire che vive su Marte. Il calcio (ma la vita in generale) è questo. Fai bene e ottieni i risultati? Vieni giustamente applaudito. Fai male e non ottieni i risultati? Vieni giustamente criticato. Una regola che vale per tutti i massimi dirigenti, dalla Serie A alla Terza Categoria.
Poi, dopo la rabbia, l’orgoglio. Ma anche questo sbagliato. Iervolino ha scaricato su De Sanctis e sui calciatori tutte le responsabilità del momento negativo della Salernitana, affermando che lascerà partire tutti i giocatori che non hanno più intenzione di rimanere a Salerno e che mister Inzaghi, con il quale ha avuto un confronto diretto ieri, sia d’accordo con questa tesi.
Perfetto (si fa per scrivere), mai dichiarazione e mai tesi può essere più sbagliata. Perché da oggi tutti i calciatori da mettere sul mercato diventano automaticamente deprezzati. Quale compagine si svenerebbe per prendere un giocatore fuori rosa? Nessuna, ovvio.
Un’ingenuità talmente grossa anche per uno scafato come Iervolino al quale evidentemente la rabbia sbagliata e l’orgoglio sbagliato hanno giocato un grossissimo scherzo.
Però, a questo punto, si decida e non si rimanga fossilizzati sulle parole. Alcuni calciatori non vogliono più giocare nella Salernitana? Bene, fuori rosa subito, a partire da Bergamo. Serve un direttore generale che metta ordine? Venga ingaggiato ad horas. Ma si facciano i fatti. Delle parole, della rabbia e dell’orgoglio ne abbiamo piene le scatole.