Per la Salernitana, fino a questo momento, la trasferta di Firenze ha sempre purtroppo rappresentato sconfitta. Questi dicono i 4 precedenti in campionato finora, 3 in Serie A e 1 in Serie B. E questo afferma anche l’unico precedente giocato a Campo di Marte in Coppa Italia.
Il 23 settembre 2000, i granata di Oddo disputavano a Firenze il ritorno degli ottavi di Coppa Italia. Una manifestazione che la Salernitana, per la prima volta nella sua storia, aveva onorato pienamente.
I granata avevano passato il gironcino con Cagliari, Cittadella e Ascoli collezionando tre vittorie su tre. Poi, nei sedicesimi di finale, avevano avuto la meglio su una compagine di Serie A, il Perugia. I granata vinsero 1-0 all’Arechi e poi persero 2-1 al Curi, passando il turno per la regola dei gol in trasferta.
Inaspettato protagonista fu Vincenzo Chianese. L’attaccante di Melito trovò in quel mese di Settembre 2000 l’unico raggio di sole nella sua nebulosa avventura con la Bersagliera. Chianese timbrò sia la vittoria con l’Ascoli che con il Perugia e andò a segno anche in Umbria.
La Salernitana sfruttò il fatto di essere in forma campionato mentre le squadre di Serie A dovevano aspettare il 1 ottobre, in quanto la FIGC decise di posticipare l’inizio del torneo a causa dei concomitanti Giochi Olimpici di Sydney.
Un motivo che vide serpeggiare a Salerno ottimismo anche se l’abbinamento con gli ottavi di finale era contro la fortissima Fiorentina, al suo ultimo anno (sebbene in quel periodo ancora non erano noti i problemi economici del patron Cecchi Gori) da “settima sorella”.
L’ottimismo venne spazzato il 17 settembre 2000, quando la Fiorentina dilagò per 5-0 all’andata all’Arechi per effetto della tripletta di Nuno Gomes e dei gol di Mijatovic e dell’ex Marco Rossi.
Sei giorni dopo il ritorno, in diretta televisiva. A Salerno si temeva di fare una bruttissima figura e di subire una nuova goleada. E il gol del vantaggio di Mijatovic sembrava essere il preludio a una nuova disfatta. Invece, la Salernitana tenne botta.
La Fiorentina, che, in verità, non spinse tanto sul pedale dell’acceleratore, raddoppiò con Vanoli. I granata nel finale accorciarono con Guidoni con Chiesa padre che su rigore trovò la rete del definitivo 3-1.
Solo sconfitte a Firenze, quindi. Ma i tabù sono tali perché possono essere smentiti.