“Aspettando Godot” è un’opera teatrale del secondo dopoguerra scritta dal grande Samuel Beckett che – sintetizzando brutalmente – vede come protagonisti due personaggi, Vladimiro ed Estragone che, per tutta la durata dell’opera attendono seduti su una panchina di incontrare il signor Godot. Ma il signor Godot rimanda sempre l’incontro al giorno dopo fino a quando, alla fine, si scopre che non arriverà mai.
Ebbene, anche la situazione attuale della Salernitana, ultima in classifica con 5 punti dopo 12 giornate frutto di 0 – dicasi 0 – vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte e distante 5 lunghezze dalla quota salvezza rappresentata dall’Empoli quartultimo con 10 punti, vede la forte attesa di un incontro con un Godot. Impersonificato dal Presidente Danilo Iervolino.
Il numero uno granata non comunica dallo scorso mese di ottobre, quando in pochi giorni passò dalla conferenza stampa di presentazione di Filippo Inzaghi all’uscita dalla riunione di Lega sui diritti TV transitando per il Festival dello Sport organizzato dalla Gazzetta a Trento.
Furono parole belle intense ma anche contraddittorie. Nel giorno di presentazione dell’attuale tecnico della Salernitana, Iervolino, per esempio, affermò che non esistesse società più amica della sua per i procuratori. Salvo poi, l’indomani, al Festival dello Sport, dichiarare che un sistema nel quale guadagnano solo gli agenti, tra i quali qualcuno con bassa deontologia professionale, non può funzionare.
E poi l’aver strombazzato la creazione del canale di Lega salvo poi uscire sconfitto, assieme al Napoli e altre 3 squadre, sulla questione diritti TV andati a Dazn/Sky per cinque anni.
Nel frattempo, la situazione tecnico/sportiva della Salernitana non è assolutamente migliorata se si fa eccezione per il brodino di venerdì scorso con il Sassuolo e il passaggio agli ottavi di Coppa Italia dopo aver strapazzato la derelitta Sampdoria. Anzi, due notizie stanno destabilizzando ancor di più l’ambiente.
In primis, il palleggio sulla conferma o meno del direttore sportivo Morgan De Sanctis. In secundis, il ritiro che, secondo alcune voci, non sarebbe stato condotto in maniera professionale da Paulo Sousa e il suo staff a Rivisondoli per quanto riguarda l’aspetto della condizione fisica (che, in effetti, è stata assolutamente deficitaria al “Mapei Stadium” contro il Sassuolo).
Voci che mettono in difficoltà un ambiente che definire deficitario appare quasi un eufemismo. Bene ha fatto il Centro di Coordinamento Salernitana Clubs, tramite il suo Presidente Riccardo Santoro, a chiedere un incontro con Iervolino affinché il Presidente torni a comunicare e stabilizzi l’ambiente “chiudendo gli infissi” ed evitando la fuoriuscita di tutti gli spifferi.
D’altra parte, quando c’è mare grosso tocca al Capitano portare la nave in porto. Iervolino vada al timone, accetti l’invito del CCSC e non rimanga sotto coperta.