La Coccoina, la Pritt stick, la Collaprene, il Super Attak, la Uhu, la Pattex, l’Artiglio…insomma una qualunque colla, ma, caro mister Pippo Inzaghi, se ne procuri alla svelta un tubetto. Perché le può essere utile per incollare i pezzi di un mosaico Salernitana che si sta rompendo in tanti piccoli pezzettini.
Innanzitutto, lo spogliatoio. Mister, ci siamo accorti tutti cosa è successo quando Stewart è entrato in campo. Il giamaicano non sarà Van Basten, assolutamente, ma merita di non ricevere per ben tre volte il pallone in tre situazioni potenzialmente pericolose (da vendetta al cielo il non passaggio di Candreva con successiva fiacca conclusione) dove il passaggio nei suoi confronti sarebbe stata la giocata più semplice e lineare? Ovviamente no.
E Martegani? Vero, gravissimo il suo errore che ha portato allo 0-1 di Luvumbo ma nessuno ha dettato la giocata all’argentino che letteralmente non sapeva che fare e Viola ne ha approfittato rubandogli il pallone. Insomma, si è avvertita netta e chiara una sensazione di “gruppo dei vecchi” (con l’unica accettazione di Cabral che ieri è stato inguardabile) contro “gruppo dei nuovi”. E probabilmente se ne è accorto anche lei, dando un segnale con l’ingresso in contemporanea dei vari Ikwuemesi, Tchaouna e Legowski e con l’uscita dal campo di Candreva.
Poi, il rapporto tra squadra e tifoseria. Qui la colla, caro Mister, deve essere bella forte. La Curva Sud Siberiano ha tutto il sacrosanto diritto di protestare per il pessimo avvio di campionato e il voler gridare “Salerno” al posto dei nomi di chi ha racimolato appena 4 punti in 9 partite. Quindi Dia ha ragione solo in una cosa, quella nel chiedere la presenza di un attaccante centrale (Piatek dove sei?) forte fisicamente al suo fianco, ma la sua spocchia nell’indicare il suo nome sulla maglia dopo la sua preziosa doppietta ci è apparsa quantomeno inopportuna (eufemismo)!
La squadra faccia un grande bagno di umiltà e si assuma le proprie responsabilità: gravissimo ieri non essere andati sotto la Curva a prendersi i meritati fischi. Sono gesti come questi che possono provocare scoramento.
Un altro po’ di colla servirà, Mister, per le comunicazioni societarie. Non si può far uscire un comunicato riguardante la “Black List” per chi non rispetta il posto sul biglietto allo stadio senza che l’AD ne fosse a conoscenza. Certo, lei non è direttamente responsabile di questo ma magari potrebbe prestare questa colla ai piani alti affinché simili corti circuiti comunicativi non abbiano più a ripetersi.
Infine, l’ultima parte della colla servirà per mettere a posto i suoi appunti. Dove – si spera – sta scritto che Mazzocchi non può fare il terzino in una difesa a quattro, Maggiore a centrocampo deve fare la mezzala e non il regista (dove si spera si possa rivedere Bohinen), che Dia ha bisogno di una spalla forte fisicamente al suo fianco e che Simy a Genova va portato. Decida lei chi deve fargli posto in lista. In fretta.