La Salernitana, guidata da Delio Rossi, lanciatissima verso la promozione nella massima serie e capolista solitaria, con 55 punti conquistati fino ad allora, il 4 aprile 1998, per la 28° giornata del campionato di serie B 1997-’98, affrontò, all’Arechi, il Cagliari di Giampiero Ventura, secondo a 50 punti, in coabitazione col Venezia ed anch’esso voglioso di ritornare in serie A, dopo la cocente retrocessione patita l’anno precedente nello spareggio perso contro il Piacenza.
Tutto lasciava presagire ad una partita piacevole e le aspettative non furono deluse. La partita fu avvincente, giocata a viso aperto ed a ritmi elevatissimi, da ambo le squadre, sin dai primi minuti. Intorno alla mezz’ora di gioco, della prima frazione, Giacomo Tedesco, dopo una bella serpentina sulla fascia sinistra, fu atterrato dal difensore cagliaritano Villa. Calcio di punizione, battuto da capitan Roberto Breda, palla al centro dell’area dove sbucò, il terzino sinistro, Vittorio Tosto che, di testa, infilò il portiere sardo Scarpi, regalando alla squadra l’1-0 finale. Quel successo spalancò le porte della serie A alla bersagliera, conquistata matematicamente cinque giornate dopo, all’Arechi contro il Venezia.
SALERNITANA: Balli, Del Grosso, Cudini, Fusco, Tosto, Giacomo Tedesco, Ricchetti (20’st Galeoto), Breda, Giovanni Tedesco (40’st Rachini), Artistico (37’st Greco), Di Vaio.
A disposizione: Ivan, Kolousek, De Cesare, Fini.