In vista di Salernitana-Inter ci presenta l’ambiente nerazzurro Simona Castellano, assegnista di ricerca e docente presso l’Università degli Studi di Salerno. Si occupa, tra le altre cose, di sociologia della cultura sportiva e di mediatizzazione dello sport, è giornalista pubblicista, in passato redattrice per testate online in orbita Inter.
Ciao Simona. Allora, Inter a Salerno dopo la sconfitta con il Sassuolo. Sarà un test per capire la reazione della squadra?
“Ciao. L’inizio di stagione dell’Inter, pareggio in Champions League a parte (Real Sociedad-Inter 1-1, ndr), era stato molto positivo. Sebbene si tratti delle prime partite stagionali, la squadra di Inzaghi ha lasciato intravedere tutto il suo potenziale (compresi i nuovi innesti, tra i quali mi preme sottolineare soprattutto Thuram, ma anche Frattesi, e nonostante alcuni addii, Onana, Lukaku e Skriniar su tutti). La sconfitta con il Sassuolo è arrivata, dunque, in un momento comunque molto favorevole per l’Inter. Alcuni singoli hanno commesso troppi errori (si veda per esempio l’errore di Sommer sul gol di Bajrami) oppure non hanno brillato, complice anche la stanchezza per gli impegni ravvicinati (si pensi in tal senso alle prestazioni di Barella e Lautaro soprattutto). Sicuramente all’Arechi l’Inter cercherà di imporre il proprio gioco e di fare risultato. L’ambiente nerazzurro si aspetta di rivedere l’Inter brillante del derby“.
Quante novità vedremo in formazione secondo te?
“L’Inter tornerà in campo martedì 3 ottobre con il Benfica. Dati i tanti impegni ravvicinati, come dicevo, potrebbe esserci un leggero turnover, cominciato già in verità tra la partita con l’Empoli e quella con il Sassuolo. Mi aspetto comunque di rivedere in campo Pavard (in panchina con il Sassuolo). Esclusa la presenza di Frattesi per infortunio dell’ultimo minuto, toccherà a Mkhitaryan fare gli straordinari mentre penso che vedremo dall’inizio Carlos Augusto. Davanti, perso Arnautovic per infortunio, non sono certa che Inzaghi lanci dal primo minuto Sanchez; credo più in una conferma della coppia Lautaro-Thuram“.
Come ti spieghi questo momento di crisi della Salernitana?
“Probabilmente non tutti i calciatori arrivati nell’ultima finestra di mercato hanno inciso quanto magari qualcuno tra la dirigenza si sarebbe aspettato (molti tifosi fin da subito mi sono sembrati invece abbastanza scettici). La squadra ha perso alcuni giocatori che probabilmente non sono stati sostituiti in maniera adeguata o comunque in ogni caso i nuovi innesti hanno bisogno di tempo per ambientarsi e adattarsi alla serie A. Quanto tempo però si è disposti ad aspettare? A ciò si aggiunge la querelle tra Dia e la Salernitana: il caso che ha visto coinvolto il giocatore, rientrato in gruppo soltanto da poco, ha privato i granata del loro attaccante di riferimento e, ovviamente, ne ha risentito sicuramente il reparto offensivo, ma direi in generale tutta la squadra. Alcuni infortuni, come quello di Coulibaly, hanno contribuito a definire il momento poco felice“.
In che modo potrà la squadra granata mettere in difficoltà l’Inter?
“La Salernitana dovrà cercare di prestare attenzione alla fase difensiva (visti i gol incassati in questo inizio di stagione e vista la pericolosità dell’Inter, nonostante Lautaro non abbia brillato negli ultimi match). Lavorando su questo aspetto potrebbe impedire ai nerazzurri di tentare l’affondo in area. Naturalmente, qualche prodezza dei singoli potrebbe aiutare. Servirebbe ritrovare la coesione vista nell’ultima parte della scorsa stagione“.
Se la Salernitana dovesse perdere male (sia come punteggio che come atteggiamento), vedi la panchina di Sousa a rischio?
“Non credo che Sousa sia a rischio; anzi, pensare a una soluzione del genere potrebbe forse essere un errore. Dinanzi a momenti di grande crisi, però, spesso sono gli allenatori i principali imputati. Certamente sull’atteggiamento dovrà lavorare anche l’allenatore, però tra infortuni e mercato non ancora (del tutto) incisivo non credo che i problemi della Salernitana vadano imputati esclusivamente a lui. Inoltre, credo che la partita con l’Inter non faccia molto testo in tal senso“.
In conclusione, un calciatore potenzialmente decisivo per parte.
“Se le condizioni di Candreva fossero state ottimali e il giocatore non fosse stato in dubbio per la partita, avrei detto sicuramente lui per la Salernitana (visto anche il gol-pareggio della scorsa stagione). Mi sento di dire quindi Cabral che, nonostante una leggera sfortuna (si pensi ai numerosi pali), è tra gli elementi più positivi di questo inizio di stagione. Per l’Inter, proprio in virtù delle ultime non brillanti prestazioni direi Lautaro: la partita con la Salernitana potrebbe essere quella giusta per tornare a segnare“.