Il Presidente della Salernitana Danilo Iervolino, intervenendo ieri a Radio Bussola 24, ha provato a mettere la parola fine ai vari “casi e casetti” (per non usare altri vezzeggiativi) che hanno coinvolto la Bersagliera in questo primissimo scorcio di stagione 2023/2024.
Le dichiarazioni del numero uno granata ci hanno quasi convinto. Giustissimo punire Boulaye Dia con una “squalifica interna” e la conseguente multa, giustissimo sottolineare gli sforzi economici profusi dalla società (i soldi per riscattare lo stesso Dia e Pirola non sono certo quelli del Monopoli), giustissimo ricordare come un centro sportivo non si possa costruire dalla mattina alla sera (anche a causa di una classe politica locale non certo favorevole all’imprenditore palmese).
Ma poi c’è la “ciccia”, tutta racchiusa nella parola “quasi”. Ebbene, due dichiarazioni del Presidente Iervolino ci hanno lasciato in dote un metaforico cofanetto contenente sana perplessità. Partendo dall’unità di intenti tra il DS Morgan De Sanctis e il tecnico Paulo Sousa.
Ovvio, non siamo ingenui. Certamente Iervolino non poteva asserire: “eh, i due non si possono vedere“, ci mancherebbe altro. E crediamo assolutamente che invece direttore e allenatore collaborino in sincro per il bene della Salernitana. Però la doppia conferenza stampa separata di sabato 2 settembre 2023 resta agli atti. E, a meno che siamo improvvisamente diventati deficitari nella comprensione del testo, De Sanctis parla di squadra “potenzialmente più forte“, Sousa è arrivato alla 52346/a lamentela dell’assenza di Piatek e Vilhena e che i nuovi calciatori devono ancora crescere molto per arrivare al livello del polacco e dell’olandese.
Sembrano due ante di una persiana costruita con ottimo materiale ma che, per un motivo o per l’altro, non riescono a chiudersi bene lasciando entrare il freddo in casa. Un paragone che ci porta all’altra nostra perplessità.
Iervolino ha invitato i giornalisti locali a non disorientare i tifosi in sede di mercato facendo “300 nomi“. Il Presidente sa benissimo che se il giornalista ha una notizia la pubblica come sa benissimo che in alcune frange del giornalismo salernitano vi sia ancora della “nostalgia canaglia” di qualcosa e/o qualcuno.
E comunque i “300 nomi” non sono certo frutto di pura fantasia ma provengono da spifferi che giocoforza sono nell’ambiente granata. Occorre quindi – anche in previsione dell'”inverno calcistico” – controllare gli infissi affinché spifferi non ce ne siano più. Magari inserendo nell’organigramma un Direttore Generale esperto, una figura di raccordo che sa come si fa ad aggiustare “persiane” e “infissi”. Che ne pensa, Presidente?